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Bilancio aziendale in rosso: scatta la vertenza a Terni

La situazione all'Ast di Terni costringe il Governo a intervenire per vie intermedie e a fissare un incontro per risolvere il bilancio aziendale in rosso senza licenziare centinaia di metalmeccanici.

L'incontro si è tenuto alla Prefettura di Terni: entro il 4 Ottobre si dovrà definire una strategia condivisa con i sindacati, che sono già sul piede di guerra e che al controllo delle voci del bilancio aziendale preferiscono il reinserimento dei metalmeccanici a tempo indeterminato.

La complessa matassa nasce dalla voce che incide più pesantemente sul bilancio dell'Ast: le materie prime. Il costo troppo elevato ha inciso profondamente sulla capacità produttiva dell'azienda, che adesso si è impegnata a recuperare 100 milioni di Euro l'anno se non vuole fallire.

La prima soluzione era proprio licenziare il personale in esubero. Invece, i sindacati intendono valutare il costo dei materiali, per verificare se questo sia legittimo. Se il problema è dovuto solo a questo, basta cambiare fornitore.

Una soluzione veloce e fin troppo facile che non tiene conto del mercato: l'azienda ci tiene a sottolineare che la produzione potrebbe essere ridotta (tanto da chiudere il secondo altoforno) a causa delle minori richieste del mercato, ma se la domanda dovesse aumentare il problema dei disoccupati non si porrebbe nemmeno. A dimostrazione della buona fede dell'azienda ci sarebbe il fatto che la stessa abbia previsto nel bilancio aziendale un aumento delle risorse per la sicurezza sul lavoro in un piano che terminerà solo nel 2018. Sono quasi due miliardi i tagli che l'azienda deve applicare al bilancio aziendale e qualcosa deve pur saltar fuori.

Ma qual è il compito del Governo centrale in tutta questa situazione? Un'altra voce che incide sul bilancio sono i costi energetici. Se lo Stato riuscisse a dare degli incentivi, l'azienda riuscirebbe a tornare in sesto, accontentando sia i sindacati sia i metalmeccanici attualmente impiegati a Terni.

La posta in gioco è alta, soprattutto in un clima generalizzato di crisi lavorativa. L'accordo potrebbe arrivare a momenti: le lancette scorrono e il bilancio aziendale deve tornare in pari entro il 4 Ottobre. Pochi sono i margini di trattativa al piano presentato in slide dall'amministrazione e la presentazione del progetto in Prefettura dimostra l'importanza dell'azienda per la stessa città di Terni.